L’entrata delle nuove WRC Plus, si ripercuote anche sugli impianti frenanti. Tutto ciò è dovuto anche ad un incremento di un’ottantina di cavalli, per una potenza complessiva intorno ai 380 Cv.
L’incremento delle prestazioni e dell’aderenza comporta una maggiore sollecitazione degli impianti frenanti, Motivo per il quale il regolamento consente l’impiego di dischi con diametro di 370 mm, ma solo sulle gare in asfalto.
L’impiego di dischi con diametro superiore ha generato un surriscaldamento eccessivo, al quale i Costruttori hanno ovviato rendendo più efficienti le prese d’aria anteriori e realizzando inedite prese d’aria al posteriore: Brembo ha segnalato ai singoli team la quantità di aria necessaria per raffreddare disco e pinza.
LE VARIABILI CHE INCIDONO SUI FRENI
Nel Mondiale Rally le variabili che incidono sono tante. Ecco le più importanti:
1) All’aumentare del grip aumenta l’impegno richiesto all’impianto frenante
2) Maggiore è la tortuosità del tracciato maggiori sono le sollecitazioni dell’impianto frenante.
3) In presenza di numerose discese l’impianto frenante è più stressato.
In virtù della lunga esperienza maturata nel Campionato del Mondo Rally, Brembo realizza impianti frenanti differenziati a seconda delle condizioni che le auto andranno ad affrontare.
I RALLY SU STERRATO
Nei rally che si disputano sullo sterrato i piloti per correggere per riposizionarla al centro della carreggiata impiegano di continuo il freno, lasciando poco tempo per il raffreddamento dello stesso.
Sullo sterrato non servono dischi di grandi dimensioni perché generalmente non esistono frenate secche dopo lunghi rettilinei come invece si hanno nelle gare su asfalto: il diametro dei dischi Brembo è di 300 mm (invariato rispetto al 2016) e lo spessore va da un minimo di 25,4 mm ad un massimo di 28 mm.
Nelle gare meno impegnative si usano i dischi Brembo superleggeri perché non serve tutto il materiale di cui invece si ha bisogno nelle gare in cui i freni sono più sollecitati.
Anche le pastiglie Brembo a base ceramica sono più soft rispetto a quelle da asfalto per evitare il bloccaggio delle ruote e ridurre il surriscaldamento dei dischi: il materiale è l’RB330.
Delle 13 gare che compongono il WRC 2016 la più impegnativa per l’impianto frenante secondo i tecnici Brembo che operano sui campi di gara è il Rally del Messico: le speciali sono abbastanza ondulate ma soprattutto sono caratterizzate da discese impressionanti in cui i freni risultano decisivi.
Anche il Rally d’Italia mette in difficoltà gli impianti frenanti perché si svolge su sterrati dotati di grande aderenza con continui cambi di direzione che richiedono continue correzioni con il freno.
Minore è lo strato di neve maggiore è il grip in quanto i chiodi penetrano più facilmente nel terreno compatto.
Tra le gare poco impegnative per l’impianto frenante ci sono i Rally del Galles e il Rally di Finlandia: il primo è celebre per il fango che lo rende particolarmente scivoloso e quindi privo di grip. Il Mille Laghi invece, pur avendo linee molto veloci, ha una superficie stradale viscida per la presenza di ghiaietto in superfice che abbatte il grip delle prime vetture di passaggio.
Nella categoria dei rally su sterrato altamente impegnativi per gli impianti frenanti figura pure il Rally d’Argentina: il problema è in questo caso determinato dall’attraversamento dei guadi che possono produrre uno shock termico.
Il rischio è la formazione di cricche sui dischi e il distacco delle pastiglie. Lo shock termico può presentarsi anche al Rally di Svezia: se è caduta tanta neve il posteriore delle vetture si sposta molto e può finire per urtare i mucchi di neve che entrano a contatto con i freni dietro.
Poco impegnative per l’impianto frenante ci sono i Rally del Galles e il Rally di Finlandia: il primo è celebre per il fango che lo rende particolarmente scivoloso e quindi privo di grip. Il Mille Laghi invece, pur avendo linee molto veloci, ha una superficie stradale viscida per la presenza di ghiaietto in superfice che abbatte il grip delle prime vetture di passaggio.
I RALLY SU ASFALTO
Nei rally su asfalto per essere veloci è richiesta una guida pulitissima, contraddistinta dal minor numero possibile di correzioni. L’alternanza di rettilinei, curve veloci e lente, richide frenate secche di grande intensità: la coppia frenante in gioco è quindi molto elevata.
Analogamente sull’asfalto i dischi freno Brembo con fascia frenante in ghisa sono di dimensioni maggiori rispetto alle gare su sterrato: il diametro è di 370 mm e lo spessore va da un minimo di 30 mm ad un massimo di 32 mm. I 370 mm sono la scelta obbligata all’anteriore mentre per il posteriore alcuni Costruttori hanno omologato anche i dischi da 355 mm e da 320 mm.
Le pastiglie con base in ceramica sono più aggressive di quelle usate sullo sterrato: il maggior bite è espresso dalla mescola Brembo RB350.
Per quanto riguarda i rally su asfalto del WRC 2016 il più impegnativo per i freni è il Rally di Germania: il grip è abbastanza elevato, specie nella ps Arena Panzerplatte dove al posto dell’asfalto ci sono lastroni di cemento. Inoltre in questa gara ci sono un’infinità di frenate a 90 gradi che interrompono lunghi rettilinei.
Il Rally di Francia è giudicato altamente impegnativo per i freni, ma solo nella versione 2015 e 2016, dove le strade sono molto tortuose e particolarmente strette: ciò obbliga il pilota a continue correzioni con il pedale del freno.
Il Rally di Montecarlo è invece mediamente impegnativo per l’impianto frenante ma il valore è il risultato di una media di due sezioni agli antipodi: le prime speciali, intorno a Gap, possono offrire un ottimo grip in assenza di neve e quindi sono molto insidiose. Le ultime, sopra Monaco, invece vedono le auto alle prese con neve e ghiaccio e quindi l’uso dei freni è quasi nullo. Analogamente il Rally di Spagna che prende il via sull’asfalto e si chiude sullo sterrato: le auto partono con l’assetto da asfalto, freni inclusi.
Quando la superficie varia, i meccanici sostituiscono differenziali, sospensioni e persino l’impianto frenante.
Fonte: http://www.brembo.com/it